Una pietra verde azzurra che svela tutte le sfumature del mare, Patrimonio Culturale dell’Umanità dal 2011. E’ il Larimar, un minerale semiprezioso originario della provincia di Barahona, nel sud-ovest della Repubblica Dominicana, un luogo unico nel suo genere. Proprio qui, infatti, nel villaggio di Los Chupaderos, si trova l’unica miniera al mondo di Larimar.
Se il Cile è noto per il blu intenso dei suoi lapislazzuli e l’Argentina per il Rodocrosite, un minerale rosa molto particolare; e se la Colombia può vantare la più vasta produzione di smeraldi al mondo, anche questo piccolo paese dell’America centrale può essere fiero di distinguersi per una delle pietre più rare e preziose in circolazione.
Chiamata anche “pietra atlantidea”, perché si narra che al suo interno si trovino le antiche conoscenze di Atlantide, il Larimar attraversa tutte le sfumature dell’azzurro, dalle tonalità più intense a quelle più tenui, con l’aggiunta di particolari venature bianche e grigie, marroni e rosse, dovute alla presenza di ossido di rame. La cristallizzazione del minerale, un silicato di calcio e sodio, è di origine vulcanica, avvenuta quando i gas e la lava incandescente hanno sospinto le pietre verso l’alto, nei camini del vulcano.
E il nome? La leggenda più accreditata vuole che il Larimar sia stato scoperto da Padre Miguel Domingo Fuertes Loren nel 1916, ma che poi fu dimenticato, fino ad essere ritrovato da Miguel Méndez e Norman Rilling su una spiaggia ai piedi della montagna di Bahoruco. Miguel decise di dedicare questa bella gemma a sua figlia Larissa, unendo al suo nome la parola “mar”, mare, visto che il colore della pietra somigliava così tanto a quello delle acque del mar dei Caraibi.
Una volta estratto, il Larimar viene lavorato in diverse forme e dimensioni per creare gioielli, spesso in combinazione con l’ambra dominicana. Gironzolando per i negozi di artigianato se ne trovano molti, e per chi vuole saperne di più a Santo Domingo si trova un intero museo dedicato al minerale. In più, diversi sono i tour offerti per andare alla scoperta dei siti di scavo, per imparare tutto su questa preziosa pietra e al contempo rilassarsi sulle spiagge di San Rafael e le cascate lì vicino. Insomma, se siete già pronti per fare le valigie, ricordate di lasciare un po’ di spazio anche per qualche inestimabile souvenir!
ph ufficio stampa