Le essenze naturali de L’Artisan Parfumeur

Nota profumeria parigina, L’Artisan Parfumeur esiste ormai da quarant’anni, ma è stata resa ancora più celebre dall’ultima scena del film del 2016 Io prima di te: il protagonista, passato a miglior vita, lascia una lettera alla sua amata in cui le scrive che, una volta arrivata a Parigi, dovrà dirigersi nella boutique e provare il profumo Papillon Extrême, con pepe rosa, zafferano e fiori d’arancio.

Diverse sono, infatti, le fragranze naturali che compongono i profumi de L’Artisan Parfumeur, dalla mimosa e la vaniglia alla mandorla, il miele e il cardamomo. Sono queste ad aver fatto la fortuna di Jean Laporte, un apprendista chimico che diede vita all’attività quasi per caso.

Era stato un amico a chiedergli di creare un’essenza di banana, da indossare con un costume dello stesso frutto, per una festa in maschera alle Folies Bergères, il famoso teatro di cabaret di Parigi. L’esperimento continuò con le fragranze di uva e vaniglia finché, grazie al successo ottenuto con la prima linea di profumi, Laporte si conquistò l’appellativo di mastro profumiere, L’Artisan Parfumeur appunto.

La prima boutique aprì in rue de Grenelle nel 1979 e da allora è stato un continuo espandersi alla conquista dell’Europa e di nuove, profumate combinazioni. Da Mûre et Musc del 1978, con il suo intreccio di limone, basilico, lavanda e muschio, a l’Amour Nocturne del 2013, con orchidea bianca, cera d’api, caramello e latte di fico, la produzione de L’Artisan Parfumeur si è evoluta aggiungendo nuove ed esotiche fragranze alla propria offerta e raggiungendo accostamenti unici. I profumi si dividono in freschi, floreali, orientali e legnosi, per soddisfare le preferenze di ciascuno, e in più è disponibile una linea di fragranze per la casa, da inserire in eleganti ed esotiche sfere di legno decorato. Se “nel cuore di ciascuno si trova un giardino segreto”, diceva un anonimo, con L’Artisan Parfumeur si potrà risvegliare senza difficoltà.

Acquerelli e ph: Margherita e Alessandro Tizzi

Irene Dominioni

Cresciuta nella foresta di libri della sua casa milanese, Irene ha inseguito la passione per il giornalismo in Danimarca e in Olanda, grazie al master Erasmus Mundus Journalism, Media and Globalisation. Su Moda a Colazione scrive di cultura e viaggi.

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