“Che cos’è lo stile contemporaneo se non una fusione di suggestioni, luoghi e memorie? La Corneliani è nata a Mantova oltre 50 anni fa ed è a questa città, intrisa d’arte e cultura, che mi sono ispirato – ha spiegato Sergio Corneliani, direttore creativo dell’azienda -. Oggi è impossibile prescindere dal taglio sartoriale dell’eleganza made in Italy, dalla comodità dello sportswear, dai materiali tecnologici e da un tocco di stravaganza che rende personale un look. E’ questo per me lo stile fusion”.
La scenografia della sfilata, che si è tenuta durante la Milano Fashion Week, è opera di Marzia Migliora, un’artista che ha saputo evocare in chiave contemporanea i paesaggi nebbiosi e i cieli plumbei delle stagioni autunnali. Da una tela di Andrea Mantegna, custodita oggi al Prado, ha ripreso la distesa di fiori di loto, reinterpretati con un’installazione di oltre 400 foglie ricavate da lastre di piombo. Una scenografia che rappresenta la perfetta sintesi del legame fra passato e presente, nell’arte come nella moda.
Quanto alla collezione: forme asciugate e colori che vanno dal grigio antracite al cammello, dai neutri al rosso granato, omaggio ai decori rinascimentali. Decisamente over i cappotti di alpaca morbida e avvolgente. Ispirati alla comodità dello sportswear, i caban che hanno il vezzo del doppio rever in materiali a contrasto: pelle e camoscio, nappa e jersey bouclé. Anche il classico chiodo di pelle è reinterpretato in chiave elegante e arricchito da profili di camoscio.
Punto di forza della collezione la maglia, simbolo di tradizione e innovazione tecnologica, decorata da un gioco di cerchi concatenati ispirati agli affreschi della Camera degli Sposi di Palazzo Ducale ricamati a mano, colorati o arricchiti da leggerissimi lacci di cuoio. Ad alto tasso di performance tecnologica i pullover agugliati che mescolano lana e nappa, che, a sua volta, creano sofisticati intarsi geometrici.
Must have della linea la giacca di maglia per il giorno e per la sera, stretta in vita da una cintura e ispirata ad una comoda giacca da camera reinterpretata in chiave sofisticata. Per la sera la proposta è un blazer nero di nappa e alpaca per un dandy che non si prende mai troppo sul serio!
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