In Italia, il tumore al seno colpisce 1 donna su 8 nell’arco della vita e rappresenta la neoplasia più frequente nel genere femminile, con circa 52300 nuove diagnosi ogni anno. Il 5-7% dei tumori al seno è ereditario, ovvero causato da geni mutati che sono stati tramandati dai genitori ai figli. Ma grazie ai costanti progressi della ricerca, la sopravvivenza a cinque anni dalla diagnosi è aumentata fino all’87% (dati Aiom e Airtum, numeri del cancro in Italia 2017). E il restante 13%?
La lotta, per prevenire, curare e sconfiggere questa patologia, non si arresta e tutti possiamo essere coinvolti. Questo mese, ad esempio, torna Brest Cancer Campaign, ideata 26 anni fa da Evelyn H. Lauder insieme all’iconico Nastro Rosa e sostenuta da The Estée Lauder Companies, che devolverà 5 euro all’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro (Airc) per ognuno dei seguenti prodotti venduti ad ottobre: La Mer The Cleansing Micellar Water, Estée Lauder Advanced Night Repair Synchronized Recovery Complex II, Aveda Bcc Hand Relief Moisturizing Cream, Bumble & Bumble Bcc Thickening Spray, Clinique Dramatically Different Moisturizing Lotion+, Darphin Intral Redness Relief Soothing Serum e Origins Drink Up Intensive Overnight Mask.
Cosa fa la ricerca
Nello specifico, studia i meccanismi molecolari che portano allo sviluppo del tumore; si impegna nello sviluppo di nuovi strumenti di screening per la diagnosi precoce; approfondisce l’azione di nuovi farmaci per trattare diversi sottotipi della malattia; esamina specifiche alterazioni di ogni singolo tumore, per offrire alle donne terapie mirate con farmaci innovativi capaci di contrastare la crescita di cellule neoplastiche o evitando che sviluppino metastasi.
Solo negli ultimi 5 anni, Airc ha destinato oltre 50 milioni di euro alla ricerca, mentre in 26 anni, con Breast Cancer Campaign, The Estée Lauder Companies ha distribuito quasi 160 milioni di Nastri Rosa e ha raccolto oltre 76 milioni di dollari per sostenere più di 60 organizzazioni impegnate nella lotta contro il tumore al seno.
Cosa possiamo fare noi donne
Prima di tutto, ad ogni età c’è un controllo da fare: dai 30 ai 40, una visita annuale dal ginecologo; dai 40 ai 50, degli esami specifici in caso di familiarità; dai 50 ai 70, la mammografia ogni due anni. Non dimentichiamo la prevenzione: è consigliato non fumare, ma fare attività fisica, scegliere un’alimentazione equilibrata e ricca di vegetali, e, se sei una mamma e ci sono le condizioni, allatta il bambino fino a 6 mesi e oltre. I campanelli d’allarme? Tumefazione ascellare, presenza di un nodulo, rossore e ispessimento della pelle attorno al capezzolo, o modifiche della sua forma, e perdita di sangue, siero o latte. Per altre informazioni, consultate il sito nastrorosa.it.
Il nostro acquerello
Come segno di pieno sostegno all’iniziativa, questo è il nostro piccolo omaggio artistico.