Philips, il Rijksmuseum e la nuova luce dei vecchi maestri

La Ronda di notte, vista di notte. Una notte al museo, con tanto di cena, unica, vibrante, di quelle che ti avvolgono per tutta la vita. Come quelle pennellate libere ma sicure, che restituiscono un Rembrandt memore degli insegnamenti del Caravaggio. Eccezionali giochi di luci, morbide e intense, e di ombre, che descrivono con cura analitica i volti e le figure, esaltando la lucentezza delle armi dei militari in movimento. La tavolozza del pittore olandese è composta da toni pallidi e scuri, eccezion fatta per quel rosso e quel giallo, utilizzati per accentuare il ritmo compositivo. Colori, quest’ultimi, che non salterebbero all’occhio senza l’illuminazione a Led.

Il nuovo Rijks

Dopo l’allestimento, spesso illogico, vecchio e confusionale, è l’illuminazione ad essere spesso oggetto di critica dei musei. Peccato, perché la luce influenza il modo in cui viene percepita l’arte, così come il conseguente godimento o meno del visitatore. Allo stesso tempo l’illuminazione deve soddisfare precisi standard conservativi.

Grazie alla tecnologia di illuminazione a Led, alla sua flessibilità e versatilità, Philips ha riportato letteralmente alla luce le preziose tavole conservate al Rijksmuseum di Amsterdam, che ha riaperto al pubblico dopo una notevole ristrutturazione. L’azienda olandese ha lavorato con i vari partner del progetto per condividere la propria esperienza sull’illuminazione a Led, mandando in pensione le lampade alogene a incandescenza, che, rendendo “ambrata” la tavolozza dei colori, non consentono di ammirare un’opera d’arte nella sua naturalezza. La nuova luce, bianca e più neutra, evidenza, invece, le caratteristiche di ogni quadro e ne mantiene i rossi, i gialli, i blu, i verdi e tutte le altre sfumature di colore.

Così, oggi, la galleria nazionale olandese (9500 metri quadrati per 7500 manufatti) splende grazie a mezzo milione di Led, che corrono per 1,8 chilometri, tutti controllati dal personale del museo tramite computer, da dove sono in grado di impostare i livelli di illuminazione delle singole opere d’arte.

Ecco le foto della cena organizzata da Philips al Rijksmuseum, con tanto di visita al museo e performance del cantante Douwe Bob:

Margherita Tizzi

Giornalista, scrive su Vogue Italia, Amica e Grazia. È co-founder di Eccetera, studio specializzato nella creazione di progetti editoriali su misura, online e offline. E, dal 2013, su questo webzine racconta storie di luoghi, di fatto a mano e made in Italy, di cultura, arte e lifestyle.

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