Sono tutti italiani, ovviamente. La loro storia? Avvincente, curiosa, radicata sul territorio. Ecco 4 dolci da conoscere e assaggiare.
Pan Tramvai. E’ un dolce caratteristico della Brianza, anche detto “panettone dei poveri”. Nel 1899, veniva acquistato sulla linea tranviaria Milano-Monza come resto del biglietto del tram.
Gioie di Mezzanotte. Si narra che Camillo Benso Conte di Cavour, durante il suo esilio al Forte di Bard nel 1831, fosse solito recarsi alle Terme di Pré Saint Didier e amasse concludere le sue giornate intingendo freschissime nocciole in una tazza di cioccolata. Oggi le Gioie di Cavour sono boules di cioccolato e nocciole con cuore di gianduia, un peccato di gola da condividere per una dolce buonanotte.
Fave dei Morti. Sono dei biscotti a base di mandorle e scorza di limone, spesso di sfumature di colore diverse, che si preparano a novembre per commemorare i defunti, in particolare nelle regioni del Centro Italia. Si chiamano così perché un tempo venivano preparati proprio con le fave, le cui radici profonde sono legate al mondo sotterraneo, da sempre legato ai morti. Alle fave dolci si aggiungono i cosidetti Ossi de Morto, che non sono altro che un’imitazione dolcissima delle originali ossa.
Baci di Dama. Composti da due calotte di pasta unite dal cioccolato che richiamano due labbra che si sfiorano, nacquero a Tortona nell’Ottocento, ma c’è chi narra che sarebbero stati inventati nel 1852 da un pasticcere alla corte dei Savoia, per soddisfare il desiderio di Vittorio Emanuele II di assaggiare un nuovo dolce. Mandorle, burro, zucchero, cioccolato e farina artigianalmente mescolati ne hanno decretato il successo.