Gucci ha inaugurato Gucci Garden all’interno dello storico Palazzo della Mercanzia di Firenze, un’esperienza dinamica e interattiva nel mondo della maison, che racconta la storia della griffe grazie all’incontro/scontro fra passato e presente: una selezione di articoli tratti dalle collezioni delle origini (1921) e recenti, installazioni video, documenti e manufatti. Ancora. Amici di Gucci, quali gli artisti Jayde Fish, Trevor Andrew e Coco Capitán sono stati chiamati a decorare le pareti, e i loro lavori figurano fianco a fianco con le carte da parati Gucci in tessuto stampato e un gigantesco ritratto ad olio del XIX secolo, Fantino con bambina, di Domenico Induno.
In questo progetto, lo chef Massimo Bottura è stato invitato ad aprire un piccolo ristorante al piano terreno, la Gucci Osteria, accanto a uno spazio di vendita dove sarà possibile trovare articoli disegnati esclusivamente per il Gucci Garden. Assistiamo così alla nascita di un logo e di nuovi simboli che si aggiungono al lessico dei motivi della maison, quali il pipistrello, che compare su articoli in pelle e gioielli personalizzati, e un nuovo motivo “occhio” che abbellisce articoli di piccola pelletteria e da regalo (cancelleria, cartoline, fiammiferi, borse di tela, carillon, piantine di Firenze e scatole rivestite in stampati decorativi). Oltre a capi d’abbigliamento e accessori esclusivi, saranno disponibili articoli della collezione Gucci Décor, una selezione di riviste, libri e pubblicazioni innovative, e volumi antichi provenienti dall’Antica Libreria Cascianelli di Roma.
Lo spirito della boutique richiama quello dei numerosi vecchi negozi di Firenze, dove mobili da esposizione sono stati messi insieme poco per volta. Così lo store include oggetti scoperti in negozi di antiquariato, che sono stati riparati, dipinti in una gamma di colori tipicamente fiorentini e spesso ulteriormente decorati. Un omaggio alla città in tutto e per tutto, per il suo lavoro manuale e l’artigianato che rievoca le origini mercantili del palazzo, e alla storia di eccellenza artigiana della maison.
Perché Gucci Garden
Il nome è stato scelto non solo perché l’estetica della griffe include, in maniera fantasiosa, richiami al mondo naturale di piante, fiori e animali, ma anche per il suo significato metaforico. Dice il direttore creativo Alessandro Michele: “Il giardino è reale, ma appartiene soprattutto alla sfera dell’immaginario, popolato com’è di piante e animali; come il serpente, che si insinua dappertutto e che, in un certo senso, simbolizza un perpetuo inizio e un perpetuo ritorno”.
La metà del prezzo d’ingresso alla Galleria Gucci Garden, fissato a 8 euro, sarà devoluto a progetti di restauro fiorentini.
ph ufficio stampa