I 70 anni di Wrangler e la nuova collezione psichedelica

Se dici Wrangler non dici solo jeans, ma anche America, cowboy e cultura pop: il marchio, infatti, è dal 1947 sinonimo di spirito d’avventura e di stile, pensato in origine per vestire i campioni del rodeo ma evolutosi nel tempo fino a diventare un’icona del denim in tutto il mondo.

Oggi Wrangler celebra il suo 70esimo anniversario (e i 50 anni dalla Summer of Love) con il lancio di una speciale collezione firmata dallo “psichedelico” designer Peter Max.

Come è iniziato tutto

Fu nel lontano 1897 che il giovane C.C. Hudson lasciò Williamson County, Tennessee, per andare in cerca di fortuna verso la crescente industria tessile di Greensboro, in North Carolina. Lì cuceva bottoni per 25 centesimi al giorno finché, quando la fabbrica chiuse i battenti, ebbe l’intuizione di appropriarsi di alcune delle macchine tessitrici, dando vita, insieme al fratello, alla Hudson Overall Company. Nel 1919 la società, cresciuta esponenzialmente, prese il nome di Blue Bell Overall Company, acquisendo poi la Casey Jones Company e i diritti per l’utilizzo del nome Wrangler. Tra le più importanti innovazioni introdotte, i Super Big Ben Overalls, un’innovativa formula di jeans che limitava il restringimento di meno dell’1%, e il 14 oz. denim, il “jeans più resistente al mondo”.

Denim resistente, spirito western

Il concetto alla base del brand è che il denim debba essere pensato per rispondere alle esigenze di quelli che lo indossano. Così Wrangler ha saputo evolversi nel tempo, lanciando linee come il Riggs Workwear, per l’abbigliamento da lavoro, e il Wrangler ProGear, pensato per i cacciatori, diventando, nel ’96, il primo produttore di jeans negli Stati Uniti. Oggi è sì un marchio di massa, ma ha saputo mantenere fede alla sua anima western, passando dall’essere l’unico brand a vestire gli atleti della Rodeo Cowboy Association (negli anni ’70), al dare vita, nel 2013, a un sito web dedicato a questo sport, con filmati, punteggi delle gare e video di musica country. Pur dovendo dire addio, nel 2007, al suo beniamino Jim Shoulders, il campione di rodeo che per 58 anni rimase sposato al brand, sancendo la fine di una delle partnership più lunghe della storia degli sport professionistici.

La linea Peter Max per l’anniversario

Un paio di labbra che sorridono nascoste dietro al colletto della giacca, jeans indossati al contrario per mostrare le cuciture, tele di diverse sfumature e iconiche stampe hippie: la nuova collezione firmata Peter Max, maestro della pop art, si ispira alle campagne pubblicitarie di Wrangler degli anni Settanta. Ancora una volta il marchio si conferma eclettico e al passo con i tempi, ma anche fedele al buon gusto del passato e alla qualità dei materiali. Largo allora a tasche, colletti e polsini colorati e grafiche vintage, per un’estate dal sapore squisitamente hippie. “Per vedere l’arcobaleno prima che arrivi il temporale”.

Irene Dominioni

Cresciuta nella foresta di libri della sua casa milanese, Irene ha inseguito la passione per il giornalismo in Danimarca e in Olanda, grazie al master Erasmus Mundus Journalism, Media and Globalisation. Su Moda a Colazione scrive di cultura e viaggi.

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