Un’installazione in metallo specchiato composta da americane in alluminio, che vengono tamponate da pannelli con finitura a specchio. E i pannelli riproducono degli archi che conducono il visitatore verso un portale composto da una parete d’acqua (un contenitore in plexiglass contiene dell’acqua che crea un gioco di bolle). E’ questa l’opera d’arte più alta d’Italia, che, fino al 20 marzo, grazie a QC Terme, svetta sulle piste di Courmayeur Mont Blanc.
La direzione artistica è di Matteo Ragni, vincitore di due premi Compasso d’Oro: “L’opera celebra il rapporto tra l’uomo e l’acqua e le sue luci aumentano l’esperienza sensoriale, riportando al clima rilassante delle terme”. Raggiungibile solo con gli sci, il portale dell’aQCua si posiziona in una cornice scenografica unica al mondo e riflette le cime del Monte Bianco, creando un effetto spettacolare a quota 2024 metri. Il sito è in sommità del crinale sud-ovest del Mont Chetif, che divide la conca del Checrouit dalla Val Veny in corrispondenza della località Courba Dzeleuna, poco più a valle dell’arrivo dell’omonima seggiovia, proprio dove un tempo sorgeva una piscina, a sottolineare il suo legame con l’acqua.
ph ufficio stampa