La mostra “Foulard delle Montagne”

Lo indossavano Jackie Kennedy e Margaret Thatcher, ma è diventato famoso grazie alle dive degli anni Cinquanta: Audrey Hepburn, Grace Kelly e Gloria Swanson, che lo portava a turbante ne Il viale del tramonto. Ed è diventato così diffuso da essere, oltre che un accessorio elegante e di grande praticità, anche un’icona dell’universo femminile. È il foulard, segno di stile e “tocco finale di una mise” come l’ha definito Christian Dior. Ed anche il protagonista della mostra Foulard delle Montagne, fino al 28 maggio al Museo Nazionale della Montagna di Torino.

L’esposizione, ovviamente a tema alpino, ospita settanta pezzi selezionati tra gli oltre 180 che compongono la raccolta del Museomontagna. I più datati risalgono agli anni Venti e Trenta, ma si trovano anche carré degli anni Duemila. E non solo in seta. Dal cotone alla lana, come si usava una volta, ai materiali sintetici più recenti, come l’acetato, il rayon e il poliestere, i diversi materiali contribuiscono a dare un contesto storico che copre diversi decenni.

Da Chanel a Hermès, Prada, Givenchy, Gucci, Céline, Krizia, Ralph Lauren, Gabrielli, Daphné, AAllard e Bogner, i foulard sono stati creati dalle grandi firme della moda, insieme ad alcuni marchi contemporanei come Lola Paltinger, Milleneufcentquatrevingtquatre, Étoile de Marie, Casali 71 e Charlotte Hudders. Infine, per la mostra, anche Escada, brand tedesco di abbigliamento e accessori fondato nel 1978 da Margaretha e Wolfgang Ley, ha selezionato due foulard vintage a tema montano, disegnati dalla fondatrice in persona.

Escada1

Escada2

Irene Dominioni

Cresciuta nella foresta di libri della sua casa milanese, Irene ha inseguito la passione per il giornalismo in Danimarca e in Olanda, grazie al master Erasmus Mundus Journalism, Media and Globalisation. Su Moda a Colazione scrive di cultura e viaggi.

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