Passerelle docet: è il tempo della rivicita della spontaneità, della messa al bando dei tecnicismi, a favore di un trucco naturale e un po’ sbaffato. Il viso, dunque, respira e splende di una nuova luminosità, grazie all’utilizzo di prodotti skincare super idratanti, di polveri multiuso in grado di scolpire i lineamenti in maniera leggera e di gocce di olio essenziale tamponate su zigomi e tempie per un effetto glow. E via libera al blush, sulle gote, sulle palpebre e sulle tempie, nella funzione bonne mine e in quella che strizza l’occhio agli ’80. Le labbra sono irriverenti e a grande richiesta rientra il gloss, visto proprio come punto luce.
Allo stesso modo, l’occhio vuole la sua parte, le sue geometrie e gli winged eyes, lo sguardo alato, che sia un semplice eyeliner, nero o bianco (Chanel) ma dalla riga spessa, o un ombretto saturo di colore (giallo, verde, arancione), steso con le dita come un rito tribale allo specchio. Tra azzurro e verde smeraldo si muove Path McGrath per Victoria Beckham. Winged smokey eyes e labbra rosse il look di Diane Kendal per Caroline Herrera. Infine, cat eyes con tratto fine quello delineato da Tom Pecheux per Altuzarra, su una pelle abbronzata e luminosa.
Gli smalti
Come visto in passerella da Chanel, Les Copains e Sally LaPointe, accanto alle infinte sfumature rosa e color fondotinta, si vedono punte di bianchi e grigi, il più amato dagli stilisti. Torna anche il french, soprattutto inverso: in questo caso la lunetta segue l’andamento delle cuticole, all’attaccatura dell’unghia. E se alla sera si vuole dare un tocco sbarazzino alle mani, da provare la lunetta oro o giallo chiaro. In alternativa, c’è la doppia ring manicure: basta dipingere le unghie dell’anulare e del mignolo con una nuance soft, magari metal, ma diversa da quella delle altre tre dita. Per una serata ballerina? Sì ai fiorellini secchi, da applicare sull’indice o l’anulare della mano destra (Antonio Marras), perché siano ben visibili quando si scrive o si porta la borsa. E per un’estate spumeggiante da osare il monocolore arancio, fucsia o celeste, e l’effetto arcobaleno (Desigual).
I capelli
Victoria Beckham suggerisce il super sleek tutto piastrato, tipico della cool girl degli anni ’90. Per distinguersi dalla massa, basta spostare la riga, da centrale a bassa e laterale, per dare carattere e movimento a un look troppo composto. Un’altra alternativa? La frangia, più corta al centro che si alluga verso i lati, perché mette in primo piano lo sguardo. Non solo. La frangia lunga, piena e mossa dà il massimo accanto al wavy bob o all’ob shag, uno dei tagli protagonisti dell’anno, come quello della modella Mica Arganaraz: scalato, spettinato e voluminoso, sfiora le spalle.
Sì anche all’onda a S, presentata in passerella dalla fashion designer Roksanda in collaborazione con ghd e l’international session stylist James Pecis: “Queste onde non sono le tipiche beach waves, bensì più eleganti e chic”. Infine, da provare le sublimi trecce d’epoca di Erdem, che, accanto ai vestiti dello stilista e a un makeup naturale, “raccontano la storia di una donna sempre in giro, che viene dal sedicesimo secolo ed è stata al mare – commenta il designer -. Mi sono immaginato proprio un’armata di donne che emerge da un relitto affondato, marciando lungo il pontile di Deauville, con i loro capelli scompigliati a causa del naufragio”. Un “naufragar dolce”, elaborato da Anthony Turner: “E’ un’acconciatura che esprime sensazioni romantiche, con le sue trecce sottili, appena spettinate dalla brezza marina”. E quel sottile e opaco nastro nero, legato intorno alla pettinatura con un fiocco laterale, è la sintesi del tutto.
ph Pinterest, uffici stampa
ph+acquerelli Margherita e Alessandro Tizzi