Stile Jackie

Dopo la miniserie televisiva The Kennedys con Katie Holmes, ecco Jackie, il film diretto da Pablo Larrain con Natalie Portman, candidato all’Oscar per la miglior attrice protagonista, la miglior colonna sonora e i migliori costumi. La pellicola segue le vicende di Jacqueline Bouvier ai tempi della Casa Bianca e dopo l’assassinio del presidente, avvenuto nel 1963 a Dallas, in Texas.

Natalie Portman in Jackie

Ma per conoscere meglio la moglie di JFK, leggete Jackie (Gaffi 2015), il romanzo biografico di Adriano Angelini Sut. Dopo un lungo lavoro di ricerca, lo scrittore immagina Jackie mentre racconta la sua vita tra amore, rabbia e ribellione. Viene a galla il ritratto di una donna interessante e curiosa che, oltre lo stile, amava la letteratura e l’arte. Di una donna forse poche volte felice e che, per amore, ha sopportato gli innumerevoli tradimenti del marito. Di una donna che, nel tempo, si mosse più per interesse che col cuore  – ammise lei stessa diversi mea culpa.

Lo stile Jackie

Chic senza sforzi, minimalista: Jackie indossava pochi pezzi e un solo elemento forte (un colore o un dettaglio). Amava Balenciaga e Chanel (il vestito rosa che indossava durante l’attentato al marito?), ma non si poteva dire visto che le first lady dovevano indossare solo abiti di stilisti americani. Allora l’amico Oleg Cassini li copiava per lei. Unica eccezione per gli abiti da sera dell’amico Valentino, che le dedicò la collezione Bianca.

Copia il look

Cinture o accessori vistosi sopra tulip dress e tailleur su misura, monocolore (anni ’50-’60), stampati (’70) e a pois (anni ’80). Sì a body, top a spalle scoperte (come vanno quest’anno) e blazer scivolati, su pantaloni a vita alta e a sigaretta, e gonne morbide al ginocchio. La borsa? Ovviamente la Gucci che porta il suo nome, la più amata dall’ex first lady. Infine, occhiali oversize anni ’70, mules con tacco medio, sandali capri, gioielli con perle, spille, foulard in abbondanza e trucco nude.

Chi l’ha copiata

Kate Middleton, Amal Clooney e Melania Trump (dal celebre vestito celeste dell’insediamento alla Casa Bianca alle cinture), che ha nominato Niceta Lloyd come responsabile della pianificazione ed esecuzione degli eventi che avranno luogo alla Casa Bianca. Lloyd e’ nipote di Bunny Mellon, moglie di Paul e amica e mentore di Jacqueline Kennedy. Bunny Mellon disegnò il Giardino delle rose della Casa Bianca per i Kennedy.

Margherita Tizzi

Giornalista, scrive su Vogue Italia, Amica e Grazia. È co-founder di Eccetera, studio specializzato nella creazione di progetti editoriali su misura, online e offline. E, dal 2013, su questo webzine racconta storie di luoghi, di fatto a mano e made in Italy, di cultura, arte e lifestyle.

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