Quaderni Aperti, cent’anni di scuola nelle parole degli alunni

Se vi è capitato di ritrovarvi tra le mani i vecchi quaderni di scuola, conoscerete la sensazione: gli anni sembrano essere passati in un soffio, da quando, sui banchi, imparaste a leggere e a scrivere. L’acerba calligrafia rivelava la nostra personalità e i temi, più che semplici esercizi, erano calchi di verità ancora da afferrare. Così l’associazione Quaderni Aperti, nata a Milano nel 2005, raccoglie e digitalizza i quaderni dei bambini italiani, dalla fine dell’Ottocento a oggi, valorizzando questo patrimonio e dando vita ad una speciale biblioteca del sapere dei piccoli alunni.

La raccolta oggi conta 18mila pagine, scannerizzate da oltre 600 quaderni appartenenti a bimbi delle scuole elementari e medie, prevalentemente nell’area milanese. Il progetto unisce così tutti i pezzi di una memoria spesso individuale e parziale, per formarne una collettiva e introspettiva del sistema scolastico e dei suoi alunni. L’intento non è solo quello di valorizzare i bambini come produttori di cultura, ma anche di promuovere il rafforzamento dell’identità locale e incoraggiare il ruolo attivo dei cittadini, soprattutto delle nuove generazioni. Non solo. Questa importante opera di documentazione è condivisa attraverso la rete, in un archivio virtuale consultabile liberamente sul sito dell’associazione e sul suo blog Tumblr.

Come riporta l’associazione, i testi e i disegni dei bambini hanno un’importante rilevanza sotto tre aspetti: storico, poiché la raccolta copre generazioni scolastiche in un arco di oltre un secolo; pedagogico, dato che i contenuti dei quaderni raccontano quali metodi educativi sono stati utilizzati in diverse epoche ed aree geografiche; e artistico, in quanto le parole e i disegni rappresentano “piccole opere” che è bello fermarsi ad ammirare.

L’anno scorso l’associazione ha organizzato una mostra intitolata “I quadernini di Milano”, con i contenuti più belli, interessanti e poetici della raccolta. In collaborazione con altre associazioni, università e istituti di ricerca, inoltre, Quaderni Aperti organizza, inoltre, reading, laboratori per le scuole primarie e seminari. Il progetto è, dunque, aperto a tutti e vive proprio grazie alle persone che continuano a donare i quaderni della propria infanzia. Se avete voglia di condividere i vostri (si possono dare in prestito per un periodo limitato di tempo, non occorre per forza separarsene) basta inviare una mail all’indirizzo info@quaderniaperti.it.

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Ph. Quaderni Aperti Tumblr

Irene Dominioni

Cresciuta nella foresta di libri della sua casa milanese, Irene ha inseguito la passione per il giornalismo in Danimarca e in Olanda, grazie al master Erasmus Mundus Journalism, Media and Globalisation. Su Moda a Colazione scrive di cultura e viaggi.

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