Le repubbliche baltiche, Estonia, Lettonia e Lituania, sono tra le mete del turismo europeo più in crescita negli ultimi anni. Spesso si preferisce visitarle tutte e tre, una dietro l’altra, per riempirsi gli occhi, un po’ più a lungo, dell’incanto dei paesaggi naturali e del fascino delle architetture delle loro capitali. Se, però, non avete molto tempo a disposizione, un weekend può essere più che sufficiente per iniziare ad assaporarne la bellezza, e la Lituania costituisce un ottimo punto di partenza, ricca com’è di siti patrimonio dell’umanità Unesco e di paesaggi e tradizioni uniche. Ecco cosa c’è da vedere nel più vicino dei paesi baltici, per un weekend anche alla ricerca di accessori per l’albero di Natale.
La città vecchia di Vilnius
Patrimonio dell’umanità Unesco dal 1994, il centro storico della capitale lituana è uno dei più belli e vasti d’Europa. Dedali di viuzze conducono alla scoperta della maestosità dei diversi edifici in stile gotico, neoclassico e barocco, tra cui la torre di Gediminas, simbolo della città medievale, il complesso dell’università, risalente al XVI secolo, il municipio con la sua bella piazza e oltre 50 chiese, come quella tardo-gotica di Sant’Anna e quella barocca di San Casimiro, patrono della città.
In occasione del Natale, l’1 dicembre davanti alla cattedrale verrà acceso, come da tradizione, il grande albero, accompagnato da un concerto dal vivo. E, durante tutto il mese, un trenino accompagnerà i visitatori attraverso il centro e l’immancabile mercatino, con prodotti di artigianato e ricette locali, luogo perfetto dove cercare regalini e decorazioni per la casa. In più, la lettura delle “family tale”, le storie per bambini, nella piazza centrale, saprà intrattenere anche i più piccoli.
La penisola curlandese
Questa riserva naturale, affacciata sul mar Baltico, si trova all’estremità opposta del paese rispetto alla capitale Vilnius, ma vale il viaggio. E’ un’affascinante lingua di sabbia lunga 98 chilometri (52 dei quali in territorio lituano), sito Unesco dal 2000, alla quale si arriva in traghetto dalla città di Klaipeda. Lungo il percorso si incontrano panorami unici: le grandi dune di sabbia di Nagliai e Parnidis, lunghe spiagge ricche di ambra (che viene raccolta ancora oggi) e villaggi di pescatori con le iconiche casette di legno colorate, elemento distintivo del paese. Tra i percorsi più suggestivi, scegliete quello della Collina delle Streghe, a Juodkrante, dove 80 sculture di legno, ispirate a leggende locali e realizzate da artisti lituani, vi accompagneranno in una passeggiata nella natura dal sapore puramente magico.
Il sito archeologico di Kernavė
Situato a 35 chilometri a nord-ovest di Vilnius e immerso tra le verdi colline della valle del fiume Neris, questo sito dell’Unesco rappresenta una testimonianza unica degli insediamenti umani nella regione del Baltico, per un periodo che si estende dal Paleolitico al Medioevo. Nel XIII secolo fu un centro importante e sede dell’Ordine Teutonico, ma nel XIV secolo i crociati lo rasero al suolo. Oggi è un piccolo villaggio a vocazione turistica, dove rimangono ancora evidenti le tracce dei sistemi di difesa, degli antichi cimiteri e di altri monumenti. Il periodo migliore per andarci è durante la festa di mezza estate e in occasione dei Giorni dell’Archeologia Vivente, che celebrano l’artigianato, la musica e le tradizioni del passato.
L’artigianato delle croci
La tradizione dell’artigianato delle croci è diffusa da secoli in Lituania. Il periodo di maggiore diffusione fu durante l’impero russo, nel XIX secolo, e sopravvisse anche durante il regime sovietico, quando il simbolismo delle croci venne proibito. Alte da uno a cinque metri e spesso decorate con piccoli tetti, decorazioni geometriche o floreali e talvolta statue, si possono ammirare sulle strade, all’ingresso dei villaggi, vicino ai monumenti o nei cimiteri, anche se la maggiore concentrazione si trova sulla Collina delle Croci di Šiauliai, dove ne vengono conservate oltre 200mila, portate dai pellegrini di tutto il mondo a partire dal 1831.
Lithuanian song and dance festival
Massima espressione della cultura, delle tradizioni e dell’identità nazionale della Lituania, questo festival è parte del patrimonio orale e immateriale dell’umanità dell’Unesco dal 2003. Iniziato nel 1924, si tiene ogni quattro anni e la prossima edizione è prevista per l’estate 2018, anno in cui il paese celebra anche il 100° anniversario della prima indipendenza. Ogni volta, musicisti, cantanti, ballerini, artigiani e artisti intrattengono decine di migliaia di partecipanti, con emozionanti performance di musica e danze tradizionali e contemporanee. Il momento perfetto per conoscere le diverse usanze delle varie regioni lituane, insieme alla cucina e l’artigianato.
ph ufficio stampa