Fino al 13 ottobre al Mudec (Museo delle Culture) di Milano in mostra Crafting the Future – Storie di artigianalità e innovazione, un’esposizione di Camera Nazionale della Moda Italiana con il supporto del Ministero dello Sviluppo Economico e ICE, Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane. “Uno dei punti di forza del made in Italy è l’artigianalità. Si stampano tessuti, si lavorano i materiali più diversi, si inventa l’inimmaginabile – ha detto la curatrice Franca Sozzani – Ecco una selezione di eccellenze che raccontano la storia, il know how e la creatività di un Paese che in ogni regione vanta distretti specializzati ricchi di tradizione e saper fare”.
Artigianalità, heritage, innovazione e sostenibilità. Carlo Capasa, presidente di Camera Nazionale della Moda Italiana, ha detto: “Abbiamo deciso di sviluppare un progetto capace di mettere in dialogo aziende che investono nell’innovazione e nella sostenibilità e artigiani-imprenditori che hanno lavorato con le new generation. Sono nate una serie di storie – raccontate anche tramite video immersivi particolarmente coinvolgenti – che testimoniano la vitalità e la ricchezza del sistema moda italiano”.
Un ponte, dunque, tra capacità manifatturiera italiana e nuove visioni e sperimentazioni. Tra le eccellenze in mostra: Miles e Lineapiù per la maglieria e i filati, uniti per sviluppare insieme la frontiera del Knitwear 3D; Candiani Denim, Canepa e Cangiari per i tessuti eco-sostenibili e prodotti eticamente; Bonotto Editions con una speciale installazione di tessuti artistici; Fondazione Arte della Seta Lisio con i suoi preziosi broccati e velluti; Bottonificio Padano con i suoi accessori green. Fino a selezionati atelier artigianali come: Mazzanti Piume, EBI Handmade per i ricami e macramè, Rosso Venezia per la calzatura di lusso sul Brenta, Conceria Sciarada per le pelle scamosciata sostenibile, Royal Trunk per i bauli fatti a mano, Miss Gummo (modista), Aurora Pettinari York (ricamatrice), Monteneri con il suo network di artigiani tra moda e design, Atelier Stimamiglio e Bond Factory, che hanno sviluppato un’innovativa tecnica di termosaldatura.
Poi ci sono gli artigiani-artisti e imprenditori come Benedetta Bruzziches e Claudio Cutuli con le sue tinture naturali. Per la sartoria maschile non potevano mancare due aziende storiche come Lanificio F.lli Cerruti e Vitale Barberis Canonico, che hanno lavorato con i maestri del tailoring come Liverano & Liverano (Firenze) e Panetta Tailor (Roma). E ancora le camicie di Alessandro Gherardi arricchite dalle filigrane ricamate e dai papillion Mani del Sud. Infine l’occhiale sartoriale di Ozona e quello avveniristico di Stefano Russo + Roberto Russo con il nuovo progetto “Prolumen+Siens: Lightransmutation”.
Questo percorso espositivo organizzato per temi mostra la ricchezza del sistema produttivo italiano, dalla maglieria al gioiello, dal tessile alla più disparate e complesse lavorazioni della pelle, fino alle tecniche della couture, rivisitate e interpretate dall’immaginario di designer all’avanguardia.