Patria di Virgilio, corte dei Gonzaga (400 anni) e città dei geni della letteratura e della musica, della pittura e dell’architettura, da Torquato Tasso a Leon Battista Alberti, da Andrea Mantegna a Giulio Romano. Mantova, patrimonio mondiale dell’umanità per l’Unesco insieme a Sabbioneta, è la Capitale Italiana della Cultura 2016.
La nomina si deve all’ambizioso progetto che non si limita a valorizzarne il patrimonio storico, ma anche a rigenerarne la cultura e l’economia. Per questo sono stati stanziati 16 milioni di euro per restaurare aree di Palazzo Te, Palazzo del Podestà, Torre della Gabbia, Rocca di Sparafucile e di altri monumenti che valgono una cura particolare in un’ottica di valorizzazione del tessuto urbano. Non solo. Mantova propone oltre 1000 eventi, workshop, laboratori, mostre, concerti ed escursioni fino a dicembre, per tutte le età e gli interessi.
Mantova e i borghi più belli d’Italia
Mantova vanta oltre duemila anni di storia. Di origine etrusca, ebbe un primo importante sviluppo in epoca comunale, ma furono i Gonzaga, a partire dal XIV secolo, a dare un forte impulso culturale e artistico alla città, delineandone l’attuale struttura urbanistica e architettonica. Ne sono testimonianza il complesso museale di Palazzo Ducale, con i dipinti di Pisanello, Rubens e gli arazzi su cartoni di Raffaello, e il Castello di San Giorgio, all’interno del quale si trova la Camera degli Sposi di Andrea Mantegna. Capolavoro assoluto di Giulio Romano, non dimentichiamo la villa suburbana di Palazzo Te, con la Sala dei Giganti e quella di Amore e Psiche, e, tra le chiese, la Basilica di Sant’Andrea progettata da Leon Battista Alberti. Attraverso i vicoli e le piazze del centro storico, scoprirete altri emblematici esempi architettonici del Quattrocento e del Settecento, come il Teatro Scientifico del Bibiena, inaugurato dal giovane Mozart nel 1770.
L’itinerario prosegue nella vicina città di San Benedetto Po, con la visita al Complesso Monastico Polironiano fondato nel 1007 da Tedaldo di Canossa, e a Sabbioneta, la “città ideale” progettata da Vespasiano Gonzaga Colonna per essere un centro culturale e architettonico del Rinascimento italiano. Vale la visita anche Castellaro Lagusello, un affascinante borgo dove si può godere della spettacolare vista di un piccolo lago a forma di cuore, e Grazie di Curtatone, dove si trova l’antico Santuario della Beata Vergine delle Grazie.
Gli appuntamenti
Un calendario di un migliaio di eventi sta trasformando Mantova in una città-palcoscenico. Per chi ama l’arte, i giardini e le sale di Palazzo Te ospitano, fino a novembre, il progetto espositivo Un sogno fatto a Mantova, nel quale artisti internazionali propongono interventi di forte impatto visivo in interazione con l’antica struttura architettonica. Palazzo Ducale propone una serie di mostre che spaziano dall’arte moderna a quella contemporanea, come Albrecht Durer. Incisioni e influssi (7 ottobre – 10 gennaio 2017). Il Museo Archeologico Nazionale continua ad ospitare i resti dei prestorici Amanti di Valdaro, mentre Segni d’infanzia e Oltre (28 ottobre – 4 novembre) è il festival internazionale di arte e teatro dedicato ai più piccoli, che il prossimo autunno festeggia la sua undicesima edizione.
Anocora. Mantovamusica, fino a dicembre, propone più di 45 concerti nei luoghi più belli della città, mentre lo storico Mantova Jazz Festival si svilupperà nei mesi di ottobre, novembre e dicembre. Nell’anno della sua ventesima edizione, Festivaletteratura esce dagli argini dei cinque giorni di settembre con una serie di appuntamenti che andranno avanti fino alla fine dell’anno. Irrinunciabili, infine, i 40 percorsi I Volti della natura in città, organizzati dal Parco del Mincio per scoprire la forte simbiosi della città con l’acqua e la natura.
Mantova card
Per esplorare la città, Mantova card garantisce l’accesso a 15 musei di Mantova e Sabbioneta, l’utilizzo di bus e bici pubbliche e scontistiche in ristoranti e hotel (20 euro, validità 72 ore). Se avete bisogno di una guida ma non vi “piacciono” le guide o di solito vi annoiano, contattate Floriana Iacona (florianaiacona@hotmail.it), simpatica e molto preparata.
Nel cuore della città il residence Cà delle Erbe prende il nome dalla piazza dove si affaccia e dove un tempo aveva luogo il mercato degli ortaggi. Questa dimora del ‘600 poggia su un fianco della basilica di Sant’Andrea e offre stanze con tutti i comfort e una suite con terrazza. In alternativa, c’è lo splendido B&B di Palazzo Castiglioni, un luogo colmo di storia.
Cosa e dove mangiare
I piatti da non perdere sono: gli agnoli e i tortelli di zucca, lo stracotto d’asino e la sbrisolona, la torta di tagliatelle e la mantovana, la torta greca ed elvezia. Potete acquistare i dolci da Pavesi e cenare all’Ochina Bianca, davvero eccellente.