Viaggio in Tunisia, tra siti archeologici, mare e dune mozzafiato

Se l’Egitto è meta un po’ off-limits in questo periodo, coloro che desiderano una vacanza nel nord d’Africa, tra mare, storia e relax, provino a pensare alla Tunisia, il più piccolo paese del Maghreb. Si tratta infatti di una terra ricca di siti archeologici, oltre che di paesaggi incantevoli, tra dune del deserto e acqua cristallina delle coste. Ecco quali luoghi non potete perdervi.

Un tuffo nella storia

La prima tappa del viaggio non può che essere Cartagine, l’antica “città splendente” fondata dalla regina Didone in fuga dalla città di Tiro dopo che il fratello Pigmalione uccise suo marito per rubare le sue ricchezze. La leggenda vuole che Didone riuscì a fondare la città ingannando il capo dei locali, Iarba, convincendolo a cederle quanti terreni la pelle di un bue riusciva a contenere: tagliando la pelle in strisce sottilissime, la regina li sparse per numerose lande, ottenendo così il controllo di una vasta zona. La collina di Cartagine, dove oggi si ritrovano i resti di alcune tra le più antiche civiltà, porta infatti il nome di Byrsa, parola molto simile al greco βυρσα, che significa appunto bue. Situata sulla sponda orientale del lago di Tunisi, Cartagine è il sito archeologico che più di tutti rappresenta la varietà di popoli che hanno abitato e colonizzato il paese: fenici, romani e arabi. Ciascuno di questi ha lasciato il proprio segno, evidente nelle architetture ancora perfettamente conservate. Tra queste, il santuario della dea Tanit, la più importante nell’Africa settentrionale preromana, il quartiere delle ville romane, il teatro, la basilica cristiana e le terme di Antonino. Un lascito di inestimabile importanza, dichiarato patrimonio dell’umanità Unesco, insieme alla medina di Tunisi, una delle più grandi e meglio conservate di tutto il mondo arabo e poco distante dal sito archeologico. Qui vi troverete immersi in un labirinto di strade strette, fra muri bianchi e suq coperti da volte, tra tessuti, marmi e prodotti di artigianato

Sempre nella stessa zona, altri punti di grande interesse sono il Parco archeologico sulla collina di Byrsa, dove gli scavi del primo Novecento hanno riportato alla luce l’antica città, con abitazioni e strade del III e II secolo a.C.; poi la cattedrale di San Luigi, costruita durante il protettorato francese nel 1886, la cui architettura ricorda la basilica del Sacro Cuore di Parigi, e il museo nazionale di Cartagine, che custodisce manufatti e reperti di ogni civiltà che ha attraversato il paese. In più, meritano una visita: il teatro di Adriano, uno dei più grandi in Africa, anticamente usato per giochi, corse con la biga e lotte tra gladiatori (spesso prigionieri cristiani, tant’è vero che questo luogo è anche conosciuto come “l’anfiteatro dei martiri”); le terme di Antonino sulla collina di Bordj Djedid, le più grandi dopo le terme di Caracalla e di Diocleziano a Roma; il museo del Bardo, un museo di mosaici unico nel suo genere, contenente l’unica rappresentazione ancora visibile del poeta Virgilio e di Ulisse con le sirene; infine, la grande moschea Zitouna, ovvero la moschea dell’Olivo, una delle più antiche del mondo e anche la più antica università musulmana ancora esistente. Non dimenticate di visitare, insieme alla medina, il vecchio quartiere “europeo” di Tunisi, con le sue facciate del primo Novecento e Art Nouveau – il teatro municipale ne è l’esempio più affascinante.

Le spiagge e il mare

Una volta concluso il tour storico-culturale, se tutto ciò che desiderate è tuffarvi in acqua e stendervi al sole, dirigetevi ad Hammamet: le spiagge di questa regione sono infatti tra le più belle della Tunisia, con la loro sabbia fine e l’acqua limpida. Qui non si annoieranno nemmeno gli sportivi: tra moto d’acqua, parasailing, catamarano, immersioni subacquee e molto altro, ciascuno avrà occasione di dedicarsi alla sua attività preferita o di cimentarsi in qualcosa di nuovo. E anche al calar del sole il divertimento non si esaurisce: si può cenare sulla terrazza di un ristorante tipico della medina o lungo la marina di Yasmine Hammamet, mentre i più scatenati possono fare le ore piccole ballando al suono della musica dei dj tunisini e internazionali nei locali notturni della città.

Hammamet è affascinante anche per via della sua topografia: circondata da bastioni e affacciata sul mare, la sua piccola medina è fiancheggiata da un forte medievale, memoria della sua storia di antico borgo fortificato. Ne sono testimonianza i suoi minuscoli vicoli e le case in calce bianca e blu, che è bello attraversare per dirigersi al suq, alla scalata dei bastioni del forte o, ancora, al porto turistico.

Anche qui si trova un interessante sito archeologico, Pupput, colonia romana tra le più avanzate in termini di civiltà, tanto da guadagnarsi il titolo di colonia onoraria sotto l’Imperator Commodus tra il 185 e 192 d.C.. Una città che anticamente era tra le più prosperose, visti i resti delle terme, delle domus con le loro fontane e mosaici, dell’acquedotto e di un anfiteatro. Qui è stata inoltre scoperta la più grande necropoli romana in Africa, una scoperta che ha contribuito a ricostruire il passato della città.

Scoprire i dintorni

Se ancora non avete saziato la vostra fame di scoperta, potete dirigervi a Nabeul, cittadina famosa per le sue ceramiche colorate, alla penisola di Cap Bon, tra campi, frutteti, siti storici, villaggi e piccoli porti; e alla più grande fortezza medievale della Tunisia, Kelibia, risalente al XII secolo. Senza dimenticare Kerkouane, uno dei siti che meglio testimonia il modo di vivere dei cartaginesi, tra case, templi, botteghe e mura; El Haouaria, piccolo villaggio noto per la tradizione della falconeria; e le terme di Korbous. Più a ovest, invece, Thuburbo Majus, antica città punica rifondata dai romani, e il Monte Zaghouan, le cui sorgenti un tempo rifornivano Cartagine di acqua (ancora visibili sono l’antico Tempio delle acque e un acquedotto di ben 132 km). A sud, invece, non perdetevi il sito di Oudhna, che sfoggia un antico anfiteatro da ben 16.000 posti, e il villaggio beduino di Takrouna, affascinante poiché situato in cima ad uno sperone roccioso che domina l’intera pianura circostante.

ph ufficio stampa 

Irene Dominioni

Cresciuta nella foresta di libri della sua casa milanese, Irene ha inseguito la passione per il giornalismo in Danimarca e in Olanda, grazie al master Erasmus Mundus Journalism, Media and Globalisation. Su Moda a Colazione scrive di cultura e viaggi.

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