Era il 1987 quando Jacques Courtin-Clarins pensò alla prima acqua che associa i principi dell’aromaterapia e della fitoterapia: Eau Dynamisante. Il gesto quotidiano di profumarsi si trasformò, così, in un gesto chiamato, successivamente, AromaFitotrattamento. Un gesto che regala energia e buon umore, che rivitalizza, rigenera, calma. Per i 30 anni di Eau Dynamisante, la formula è stata declinata in due nuove versioni, Eau Ressourçante e Eau des Jardins, e le tre acque indossano un abito da festa in edizione limitata.
Come si utilizzano queste acque di benessere? Si applicano come un profumo, in qualsiasi momento della giornata. Per una sferzata di freschezza, per sentirsi bene! Non sono fotosensibilizzanti e sono ideali su tutti i tipi di pelle.
Eau Dynamisante, l’icona
Il mitico flacone rosso conserva un tripudio di freschezza e vitalità: oli essenziali di arancia, limone, lavandina e patchouli le conferiscono una profumazione rivitalizzante, discreta ma persistente, che allontana le tensioni, ricarica l’umore e fa rinascere l’energia. Il plus? E’ ideale per contrastare lo stress, grazie al timo bianco che diffonde un magico sentore di sole, mare, felicità! Non solo. Eau Dynamisante assicura alla pelle i benefici delle piante: l’estratto di ginseng energizza, l’estratto di ispaghul, l’aloe vera e l’equiseto addolcisce e tonifica.
Eau Ressourçante, la zen
Già l’azzurro della bottiglia, limpido come il cielo, invita a rilassarsi, a meditare. Poi gli oli essenziali di basilico e di iris di Firenze, mixati alle note più profonde del cedro della Virginia e del benzoino del Siam, danno vita a un profumo che suscita emozioni, dalle note fiorite-boisé che invitano al relax e alla calma. Il cocktail della formula è composto da salsapariglia, per purificare, robinia, per addolcire, e longana, per stimolare.
Eau des Jardins, la sognatrice
Questo nuovo prodotto di Clarins invita a chiudere gli occhi, a immergersi in un giardino d’estate, alle prime ore del mattino, dove sentori di frutti, fiori, foglie e legni risvegliano lo spirito. Ecco, allora, le scorze di limone, l’arancia e il pompelmo, con una nota verde di foglie stropicciate e un soffio prezioso di rosa selvatica, per finire con un accordo di vetiver, patchouli e cedro. L’azione delle piante, invece, è affidata agli estratti di germogli biologici di faggio, ribes e sorbo, che rinfrescano la pelle, leniscono e ne ravvivano lo splendore.
ph e acquerello di Margherita e Alessandro Tizzi