La Kasa dei Libri di Milano, dove la cultura è condivisa

A Milano, all’ombra dei grattacieli di Porta Nuova e del Bosco Verticale, ma in un palazzo molto più modesto, si trova un posto speciale. Si chiama Kasa dei Libri ed è una biblioteca. Anzi, un museo. O un centro culturale. Beh, a dire il vero è un po’ tutte queste cose. Perché, ciò cui il giornalista e scrittore Andrea Kerbaker ha dato vita su tre piani (quarto, quinto e sesto) di questa palazzina, è un luogo ibrido e sperimentale. Un luogo dove fare e fruire la cultura in modo diverso e condiviso. Ma soprattutto un luogo “dove tutto ti parla di libri”. La Kasa, infatti, ospita niente meno che trentamila volumi, ovvero la collezione personale di Kerbaker, ciascuno accuratamente catalogato, dai grandi classici alle prime edizioni, fino ad alcuni esemplari estremamente rari. Ciascun libro, dal primo all’ultimo, però, è anche fatto per essere toccato, sfogliato, annusato. Da tutti. Grandi e piccini.

E dopo l’ultima mostra, Le matite di Matisse, che ha seguito il percorso degli ultimi anni dell’artista attraverso i libri che ne ospitano le opere, la Kasa assume una veste più cinematografica, per raccontare una grande diva e icona del cinema italiano. Claudia Cardinale. Quel viso di umile, di gatta, e così selvaggiamente perduta… è il didascalico titolo dell’esposizione che, fino al 12 ottobre, ripercorre, attraverso una raccolta di manifesti, video, locandine, riviste, libri, dischi, fotografie e altri prodotti multimediali (molti dei quali stranieri e mai visti in Italia), la carriera di una delle figure centrali del grande schermo all’italiana. E di un’attrice che si è sempre misurata con ruoli femminili che il cinema traeva dalle opere letterarie del Novecento: da Angelica del Gattopardo a Rosa Nicolosi, vedova antimafia, del Giorno della civetta di Sciascia, poi Iduzza Ramundo, ispirata a La Storia di Elsa Morante, e Mara, personaggio del romanzo di Carlo Cassola La ragazza di Bube. Un’epoca, quella della Cardinale, in cui “cinema e letteratura si tenevano per mano”.

Per i più piccoli, invece, da ottobre ricomincia Bimbinkasa, un programma di laboratori pensato per avvicinare i bambini e i ragazzi delle scuole al mondo della letteratura e per promuovere l’idea del libro come qualcosa con cui si può giocare. È questo il caso de “Io ero…”, l’attività che dal 15 ottobre al 13 novembre intrattiene i bambini con una caccia al tesoro tematica organizzata in collaborazione con Comieco, il Consorzio per il recupero e il riciclo della carta. Perché un foglio di carta può vivere diverse vite e queste vanno scoperte e immaginate: un foglio potrebbe, ad esempio, essere nato secoli fa, all’epoca in cui la stampa era a caratteri mobili, per poi magari trasformarsi nel biglietto da visita di un uomo d’affari in giro per l’Europa. Può rinascere come quotidiano sportivo o come una lettera d’amore, e, infine, diventare un libro. Saranno gli indizi a suggerire quante forme e impieghi diversi la carta possa assumere.

La Kasa dei Libri, insomma, è un posto speciale ed estremamente accessibile – le mostre e le attività sono a ingresso libero e gratuito, e la Kasa è visitabile su appuntamento quasi tutti i giorni. Se cercate un’attività diversa dal solito, ecco, ne avete trovata una che non vi deluderà.

 

ph Facebook Kasa dei Libri

Irene Dominioni

Cresciuta nella foresta di libri della sua casa milanese, Irene ha inseguito la passione per il giornalismo in Danimarca e in Olanda, grazie al master Erasmus Mundus Journalism, Media and Globalisation. Su Moda a Colazione scrive di cultura e viaggi.

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