Che siate milanesi doc o solo di passaggio, in questi giorni, per il Salone del Mobile, c’è una nuova iniziativa che merita attenzione. È il progetto che unisce le case museo di Milano – Museo Bagatti Valsecchi, Villa Necchi Campiglio, Casa Boschi di Stefano e Museo Poldi Pezzoli – in un nuovo circuito, chiamato Di Casa in Casa.
Sebbene il fil rouge tra i musei sia già in corso dal 2008, il comune di Milano ha deciso di investire nuove energie per valorizzare queste perle nascoste della città, ideando un “viaggio” che le unisce non solo storicamente, con le identità dei loro protagonisti, ma anche topograficamente, attraverso le vie, gli edifici, i giardini e altri capolavori di arte e di architettura sparsi lungo la rete.
Così i nobili Gian Giacomo Poldi Pezzoli e i fratelli Fausto e Giuseppe Bagatti Valsecchi nell’Ottocento, i coniugi Boschi di Stefano e gli industriali Necchi Campiglio nel Novecento, aprono le loro case a tutti coloro che vogliono scoprire la città con occhi diversi. I percorsi del circuito sono tredici, della durata variabile di 2/3 ore, da 1 a 3 chilometri, e sotto diversi temi (letteratura, musica, giardini, design), inclusi quelli dedicati alle famiglie con bambini.
A rendere il tutto ancora più stimolante, soprattutto per i giovani, una novità da primato in ambito museale: un gioco in forma chatbot, articolato su quattro itinerari, uno per ciascuna casa museo. In sostanza, attraverso la chat di Facebook Messenger è possibile interagire con un personaggio virtuale che vi porterà, con indovinelli e approfondimenti, alla scoperta delle curiosità e dei tesori racchiusi nelle case.







