Wake-up Light di Philips: ecco la sveglia che riproduce l’alba

sveglia-philips-wakeuplight-1La mattina arriva sempre troppo presto e succede spesso di svegliarsi stanchi e scarichi, come se la notte fosse passata in un baleno. Così, si posticipa la sveglia, per rimanere sotto le coperte quei famosi “cinque minuti” in più, rischiando di far tardi al lavoro e iniziando la giornata con il piede sbagliato.

L’arrivo dello smarthphone ha fatto sì che le sveglie fossero più allegre e movimentate, grazie alla personalizzazione delle melodie. E in molti hanno sperato che quel suono, a volte davvero impetuoso, li costringesse a un rapido risveglio se il telefono veniva lasciato lontano dal comodino. Ma niente, il tepore del letto ha sempre la meglio.

Se volete dare una svolta al vostro risveglio, affidatevi alla Wake-up Light di Philips, una sveglia che riproduce la luce naturale dell’alba, che in natura segna l’inizio di un nuovo giorno.

Come funziona

Il meccanismo su cui si basa Wake-up Light è semplice. Verso l’alba la sveglia irradia una luce dalle sfumature rosse, poi aumenta in modo graduale dall’arancione al giallo del sole – questo esattamente mezz’ora prima dell’ora in cui è stata impostata la sveglia. In questo modo il corpo passa con naturalezza dallo stato di sonno a quello di veglia, cullato dal cambiamento dei colori della luce, come avviene fuori di casa.

Ognuno può scegliere l’intensità luminosa che preferisce, in base alla sensibilità visiva alla luce, e impostare il suono di una dolce musica (ce ne sono quattro a disposizione). In alternativa si possono scaricare alcuni brani appositamente sviluppati per il risveglio e salvarli sulla chiavetta usb di Philips.

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La ricerca scientifica

Ci sono diversi studi che confermano i benefici che il corpo trae dal ciclo della luce di questa sveglia. Lorenzo Tonetti, dottore di ricerca in Psicologia Generale e Clinica dell’Università di Bologna, ci ha addirittura scritto la tesi “Simulatore d’alba come possibile contromisura al social jetlag in adolescenza” (2013), poi pubblicata dalla European Journal of Applied Physiology.

56 ragazzi (24 femmine e 32 maschi) di età media di 17 anni di due istituti superiori sono stati scelti da Tonetti per verificare la funzionalità dello strumento. Sono soprattutto gli adolescenti, infatti, che, a causa del loro orologio biologico, stanno svegli fino a tardi e che riposano poco e male, rischiano di arrivare a scuola scontrosi, disattenti e poco produttivi. Questo fenomeno si chiama social jetlag.

Tutti i giovani hanno utilizzato Wake-up Light HF3485/01 per due settimane, con la simulazione dell’alba impostata a 20 minuti dalla sveglia e l’intensità della luce a 250 lux. Tre settimane sono servite per monitorare il ciclo sonno/sveglia con l’attigrafo e il dispositivo wireless elettroencefalografico del sonno. In base ai risultati è stato possibile affermare che gli adolescenti si sentivano meno assonnati durante il giorno, in modo particolare quando non erano attivi. Non solo. Il loro livello di attenzione risultava migliorato significativamente, rendendoli più reattivi.

di Caterina Gildoni

Caterina Gildoni

Caterina si è laureata in Giurisprudenza a Perugia; ha una passione per la moda; adora scrivere fin dai tempi del liceo. Ma Caterina è anche wedding planner ed è stata un’attenta e severa mistery client. D’altronde nella vita non si finisce mai di imparare! 

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